Francesco Fumelli, Consulente di comunicazione, Internet, Grafica, Comunicazione, iPhone, Blackberry, Apple, Apple iPhone,Multimedia, ISIA Firenze, Accademia Firenze, NETCOM AREZZO, Web design, Editoria, Networking, Macintosh,Corsi informatica,Honda HRV,

Mi faceva notare un amico, come in queste ore possiamo sembrare patetici e omologati. Elogiando un uomo, chiamandolo visionario, e correndo ad acquistare i suoi colorati prodotti tutti uguali. Siamo davvero delle brave "pecore digitali"?
Su questo vi invito alla riflessione, scrivendo qui il mio pensiero e inquadrandolo in un ambito il piu' possibile "pratico" avulso cioè da tutto ciò che sia prettamente filosofico (e su Jobs ce ne sarebbe da dire anche su questo fronte).

E' vero ciò che tutti dicono oggi che Steve Jobs ha cambiato il mondo? Si e no. Ovviamente questa è una estremizzazione mal posta, nessun uomo da solo ha mai cambiato il mondo! Tuttavia Jobs ha contribuito forse piu' degli altri a cambiare in modo veramente netto ed evidente almeno questi aspetti *concreti* delle nostre vite:

- L'interazione tra uomo e macchina
- l'editoria e la distribuzione delle informazioni
- Il rapporto tra l'uomo e le tecnologie digitali
- Il mondo della musica
- la telefonia mobile


Sono tutti ambiti molto reali, nei quali Jobs ha contribuito non poco a "scozzare" le carte (spesso ribaltando direttamente il tavolo) rivoluzionando regole codificate da decenni.
Per chi come noi ha vissuto (anagraficamente) questa epoca, Jobs rappresenta senza dubbio colui che - più di altri - ha indicato cambiamenti epocali. Chi non ricorda il mouse del primo Macintosh nel 1984? (test drive a Macintosh), quando l'alternativa era lo schermo nero C: di MSDOS?

Chi non ricorda lo sconcerto con il quale la maggior parte di noi "Applisti" di allora accogliemmo il primo iPod, non capendo proprio dove Apple volesse "andare a parare?" Oggi Apple - giova ricordarlo - è un player di primo piano nel settore musicale, dove pesa piu' di Sony-BMG (tanto per fare un esempio).

Chi non ha sentito (dentro) qualcosa di strano, di nuovo, di diverso, bello e originale toccando ed usando nel 2007 il primo iPhone? E ancora: chi non rimase stupito e frastornato dopo aver visto il primo Toy Story di Pixar?

Che poi la Apple di oggi possa anche stare *sulle balle* ad alcuni e non sia più quella dei "pirati" di allora è un altro discorso. Apple è Apple e Jobs è Jobs. Ed Apple è oggi una megazienda che vale milioni di dollari, non una Onlus tesa alla beneificenza.

Detto questo, scritte queste poche righe, vado subito sullo store ad ordinare un iPod nano rosa. Giusto tributo ad un uomo che (se non altro) la mia (di vita) la ha cambiata davvero.

 

Data di inserimento: 06/10/2011
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